Educare, educare, educare.

Prendendo spunto da tutto quello che ho visto in rete, in TV e sui giornali in merito alla questione rifiuti tossici mi sono chiesto "perché?". Dopo qualche giorno ho avuto la mia personale illuminazione e mi sono dato queste risposte:

Perché se butti la carta a terra non hai cultura.
Perché se sbraiti quando per strada incontri un ciclista non hai cultura.
Perché se sei un dipendente pubblico e tratti male un cittadino solo perché ti ha chiesto di fare il tuo lavoro non hai cultura.

Perché se sei diventato sindaco di un paese con qualche escamotage non propriamente corretto non hai cultura.
Perché se pensi che alla fine sono i furbi a vincere non hai cultura.
Perché se pensi che è così che deve andare non hai cultura.
Perché se pensi che fregare lo stato sia giusto non hai cultura, ma un po' hai ragione (rif. alla pressione fiscale).
Perché se pensi che comperare / vendere un posto di lavoro sia la soluzione non hai cultura.
Perché se pensi che grazie al fatto che ti sei arricchito con l'aiuto degli amici degli amici e per questo tu e tuoi cari siete al riparo da tutti e da tutto non hai cultura. 

Allora la soluzione per chi non ha cultura è educare, educare, educare.
Chi non è educato non vede, non sente, quando parla dice cazzate e quando agisce fa molti danni.

Ma chi è che deve educare? Lo stato. Ma nello stato chi detta la linea è la politica, è quest'ultima che dovrebbe educare per far sì che si elevi il livello di cultura civica. Ma chi deve educare deve essere a sua volta educato. E quindi???? mi sono perso, ripartiamo....

Vediamo la definizione di "politica":

Arte, scienza del governo e dell'amministrazione dello Stato; estens. modo in cui un governo affronta temi e problemi politici specifici.

Vediamo la definizione di "educazione civica":

L'educazione civica è lo studio delle forme di governo di una cittadinanza, con particolare attenzione al ruolo dei cittadini, alla gestione e al modo di operare dello Stato.

All'interno di una determinata politica o tradizione etica, l'educazione civica consiste nell'educazione dei cittadini. La storia dell'educazione civica risale alla prime teorie formulate in proposito da Platone nell'antica Grecia e da Confucio in Cina. Costoro, in generale, hanno contribuito l'uno in Occidente, l'altro in Oriente, a elaborare i concetti di diritto e di giustizia da attuare nella vita pubblica.

In Italia, fu Aldo Moro il primo a introdurre nel 1958 l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole medie e superiori: due ore al mese obbligatorie, affidate al professore di storia, senza valutazione.


Ecco, appunto. E' adesso dove lì troviamo questi signori che abbiamo cultura civica (che non significa essere laureati), che sappiano fare quanto detto nella definizione di politica e farlo senza condizionamenti culturali altrui.
 Mah, forse in DANIMARCA???

E allora c'è bisogno di una grande rivoluzione culturale, bisogna essere in tanti e chi è educato deve sentire l'obbligo morale nei confronti dei propri figli, dei propri vicini, dei propri colleghi di lavoro, di educare.

Dobbiamo avere persone di alto profilo, dal punto di vista civico, per fare in modo che chi ora muove i fili dell'educazione, spesso con altissima cultura universitaria e professionale ma di bassissima cultura civica, si senta isolato e scappi in DANIMARCA.

Antonio Pascarella